
Quante volte ti sei ritrovato a sorridere quando tutto dentro di te gridava il contrario?
Quante volte hai finto che andasse tutto bene, solo per evitare di affrontare domande scomode o di sentirti giudicato?
Fingere di stare bene è una strategia che molti adottano per sopravvivere, ma col tempo, il peso di questa maschera diventa insostenibile. Fingere consuma energia, rende le relazioni superficiali e soprattutto alimenta il senso di solitudine e inadeguatezza.
Ma cosa succederebbe se smettessi di fingere? Se iniziassi a mostrare il tuo vero io, con tutte le sue fragilità e imperfezioni?
Come psicologo, ti invito a considerare questa possibilità non come un segno di debolezza, ma come il primo passo verso un cambiamento reale e duraturo.
La depressione ha un modo particolare di insinuarsi nella nostra vita. Non arriva sempre con il fragore del pianto o con la drammaticità della disperazione. Spesso si nasconde dietro un sorriso di circostanza, dietro un “sto bene” detto con troppa fretta, o dietro un continuo evitare di affrontare ciò che ci tormenta. È facile abituarsi a questa maschera, fino a credere che sia più sicuro mantenere le apparenze piuttosto che affrontare la verità. Eppure, è proprio uscendo da questa zona di comfort che possiamo iniziare a vedere la luce. Una delle prime cose che dico ai miei pazienti è che non c’è nulla di più liberatorio che mostrarsi per come si è realmente. Smettere di fingere è il primo passo per liberarsi dalla trappola della depressione. Ma capisco che non è semplice. Mostrare le proprie vulnerabilità richiede coraggio, soprattutto quando siamo abituati a pensare che gli altri si aspettino da noi forza e stabilità. Tuttavia, è proprio nella vulnerabilità che risiede la vera forza. Non si tratta di esporsi senza filtri in ogni momento, ma di riconoscere e accettare ciò che provi, senza nasconderlo sotto la superficie.
Un passo fondamentale per affrontare la depressione è iniziare a mettere in discussione i pensieri automatici che ti portano a fingere. Forse pensi che nessuno capirebbe quello che stai passando, o che mostrarti per quello che sei potrebbe allontanare le persone. Ma queste convinzioni spesso sono frutto di distorsioni cognitive, ovvero pensieri errati che la depressione amplifica. In terapia, lavoriamo insieme per identificare questi pensieri e per sostituirli con una prospettiva più equilibrata e realistica. Per esempio, potresti scoprire che aprirti agli altri, invece di allontanarli, rafforza le tue relazioni. Un altro aspetto importante per uscire dalla zona di comfort è imparare a dire di no. Quando fingiamo, spesso accettiamo situazioni che non ci fanno stare bene, solo per compiacere gli altri o per evitare conflitti. Questo comportamento, se protratto nel tempo, alimenta la frustrazione e il senso di insoddisfazione. Iniziare a dire di no, senza sentirsi in colpa, è un modo per rispettare i propri bisogni e per costruire relazioni più autentiche. Questo non significa diventare egoisti, ma riconoscere che la tua salute mentale è una priorità e che non puoi sempre mettere gli altri al primo posto.
Affrontare la depressione significa anche imparare a riconoscere i segnali del tuo corpo. Quando siamo impegnati a fingere, tendiamo a ignorare le nostre emozioni e i segnali fisici di stress. Può essere utile iniziare a prestare attenzione a come ti senti davvero: stai trattenendo il respiro? Hai un nodo allo stomaco? Ti senti esausto anche dopo aver dormito? Questi segnali non devono essere ignorati, perché sono il modo in cui il tuo corpo ti comunica che qualcosa non va. La consapevolezza di sé è un primo passo verso la guarigione, perché solo riconoscendo il problema possiamo iniziare a lavorare per risolverlo.
Un’altra strategia che consiglio è quella di sperimentare nuove abitudini che ti portino fuori dalla tua routine abituale. La depressione tende a farci chiudere in un ciclo di monotonia, dove ogni giorno sembra uguale al precedente. Uscire da questa routine, anche con piccoli cambiamenti, può fare una grande differenza. Può trattarsi di un’attività fisica, di un hobby che hai sempre voluto provare o semplicemente di un cambio di scenario, come fare una passeggiata in un luogo diverso. L’obiettivo è spezzare il ciclo dell’abitudine e dare al tuo cervello nuovi stimoli positivi. Smettere di fingere e affrontare la depressione richiede anche di essere gentili con se stessi. La strada verso la serenità non è sempre lineare e ci saranno giorni più difficili di altri. Invece di giudicarti per ogni passo falso, prova a vedere ogni piccola azione positiva come un successo. La terapia può essere un alleato potente in questo percorso, offrendoti non solo strategie concrete, ma anche uno spazio sicuro dove esplorare le tue emozioni senza paura di essere giudicato.
Se ti senti stanco di fingere, sappi che non sei solo e che ci sono modi per cambiare questa situazione. La felicità e la serenità non sono obiettivi irraggiungibili, ma traguardi che puoi avvicinare un passo alla volta. Uscire dalla zona di comfort può sembrare spaventoso, ma è anche l’unica strada per ritrovare un senso di autenticità e di appagamento. Non devi farlo da solo: il supporto di un professionista può fare la differenza tra restare bloccato e iniziare a vivere la tua vita pienamente.
Non aspettare che il cambiamento accada da solo; scegli di fare il primo passo oggi.
“Il vero coraggio non è fingere di essere forti, ma trovare la forza di mostrarti per quello che sei. Non lasciare che la paura ti trattenga: contattami oggi, e insieme possiamo iniziare il tuo percorso verso una vita più autentica e soddisfacente.”

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